Una giornata coi soliti sugli sterrati laziali: partiamo in 4 per un giro che dovrebbe portarci da Roma fin dentro l’ Abruzzo. Le cose non andranno proprio così…
Le moto alla partenza sono un TTr 600, una Multiuso Borile e due Suzuki DR 350. Gli sterrati proseguono lisci per km
La Multiuso si distingue immediatamente per la sua grande maneggevolezza e versatilità. Su questi sterrati di ghiaia fine procede a velocità turistiche senza indugi, in autostrada tiene i 100 senza problema alcuno
Su una strettoria il gioco si fa duro e fa fuori una moto. Un sasso si ficca in un radiatore e due dei ns devono tornare indietro. Sopravvivono la TTR e la Multiuso
Finito il canalone incontriamo uno sterro che prosegue svoltando più volte in un magnifico paesaggio. Lungo il tragitto è possibile vedere i cippi che segnavano il confine dello Stato Pontificio
Imbocchiamo una deviazione a noi sconosciuta e la seguiamo per diversi km
Nei boschi si perde facilemnte l orientamento, fatto sta che dovremmo esserci spinti di nuovo nel Lazio, nel lato della Ciociaria. Si sale si sale e si arriva a quota neve…
Decidiamo che è inutile anche tentare di forzare il nevaio, potremmo solo avere la peggio. Si torna quindi indietro facendo un anello senza passare 2 volteper la stessa strada
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